Mutsu | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Nave da battaglia |
Classe | Classe Nagato |
In servizio con | ![]() |
Cantiere | Arsenale navale di Yokosuka |
Impostazione | 1º giugno 1918 |
Varo | 31 maggio 1920 |
Entrata in servizio | 24 ottobre 1921 |
Intitolazione | Provincia di Mutsu |
Destino finale | Affondata per esplosione interna l'8 giugno 1943 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento |
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Lunghezza | 215,8 m |
Larghezza | 28,96 m |
Pescaggio | 9 m |
Propulsione | 4 turbine a vapore per 4 alberi, 80 000 cavalli vapore britannici (60 MW) |
Velocità | 26,5 nodi (49,08 km/h) |
Autonomia | 5 500 miglia a 16 nodi (10 190 km a 29,63 km/h) |
Equipaggio | 1.333 |
Armamento | |
Artiglieria |
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Siluri |
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Corazzatura | cintura:305 mm ponte: 69 mm + 100 mm + 38 mm torri: 508–190 mm barbette: 457 mm |
Note | |
Dati tecnici riferiti all'entrata in servizio | |
dati tratti da [1] | |
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La Mutsu fu una nave da battaglia tipo dreadnought della Marina imperiale giapponese, entrata in servizio nell'ottobre 1921 come seconda e ultima unità della classe Nagato. Dopo lavori di ammodernamento negli anni 1930, la corazzata svolse alcuni turni operativi al largo delle coste della Cina nel corso della seconda guerra sino-giapponese, per poi prendere parte alla seconda guerra mondiale ma in un ruolo piuttosto marginale: benché assegnata alle forze navali impegnate nella campagna di Guadalcanal, la Mutsu non prese parte ad alcun combattimento e trascorse gran parte della sua carriera impegnata in manovre di addestramento nelle acque di casa.
L'8 giugno 1943, mentre si trovava ancorata davanti alla città di Hashirajima in Giappone, la Mutsu fu interessata da una catastrofica esplosione in uno dei suoi depositi di munizioni: spezzatasi in due tronconi, la nave affondò in pochi minuti con la morte di 1 121 tra membri dell'equipaggio e personale in visita. Le cause del disastro non sono mai state chiarite del tutto: la commissione d'inchiesta riunita dalla Marina giapponese escluse tanto un attacco del nemico quanto una detonazione accidentale delle munizioni, e la causa finale venne indicata nel gesto suicida di un membro scontento dell'equipaggio. Alcuni storici indicano invece, come possibile causa dello scoppio, un incendio generato da cavi elettrici difettosi e alimentato dalla presenza sulla nave di un eccessivo quantitativo di materiale infiammabile.